Gianluca Di Agresti: “Il sorteggio garantisce equità ed imparzialità nella scelta dei preposti alle operazioni elettorali”. Brogna: “Allontanare vecchie pratiche legate al clientelismo”.
Questa mattina, nel comune di Capua, alla presenza del sub Commissario Giuliana Semprebuono e dei membri della commissione elettorale, si è proceduto alla designazione di quanti dovranno ricoprire l’incarico di scrutatore in occasione delle consultazioni elettorali amministrative e referendarie del 12 giugno.
Il metodo seguito è stato quello dell’estrazione tra quanti erano iscritti nell’apposito elenco delle persone idonee all’ufficio di scrutatore di seggio elettorale in occasione delle consultazioni. Sotto il profilo normativo, la scelta degli scrutatori da nominare per la composizione dei seggi in occasione di qualsiasi consultazione elettorale è lasciata alla libera discrezione della Commissione elettorale. L’art. 6, comma 1 della Legge 8 marzo 1989, n. 95, infatti, non individua criteri sulla base dei quali provvedere alla scelta degli scrutatori, fatta salva, ovviamente, la loro inclusione nell’Albo. In considerazione dei compiti che gli scrutatori devono compiere nell’ambito delle operazioni di voto e di scrutinio deve essere garantita da personale in grado di garantire il regolare svolgimento delle operazioni del seggio, pertanto la scelta degli scrutatori da nominare dovrebbe ricadere, per quanto possibile, su persone che per affidabilità e serietà note e conosciute assicureranno il preciso adempimento di tutti i lavori del seggio.
La commissione elettorale composta dagli ex consiglieri comunali Gianluca Di Agresti, Pietro Caruso e Anna Vegliante ha optato per il criterio del sorteggio. “Anche in occasione delle consultazioni regionali, ho sempre proposto il metodo dell’estrazione. In questo modo è garantita l’imparzialità e l’equità nella designazione dei preposti all’espletamento delle attività di scrutatore”. Così Gianluca Di Agresti. Non è mancata anche la dichiarazione di Fernando Brogna, candidato alla carica di sindaco di Capua. “Un modo per dare a tutti la possibilità di essere chiamati a svolgere questo ruolo nella massima trasparenza e soprattutto per allontanare vecchie ed odiose pratiche legate al clientelismo”. L’altro componete della commissione elettorale Pietro Caruso ha sostenuto il criterio della scelta affidata alla sorte, sostenendo che “il sorteggio garantisce la più ampia tutela ed il pieno rispetto nei confronti del diritto di tutti a vivere questa importante esperienza”.